Apple sta riscontrando problemi significativi nello sviluppo della sua nuova generazione di intelligenza artificiale e molte delle funzionalità promesse stanno subendo ritardi. Secondo Mark Gurman di Bloomberg, il principale ostacolo riguarda l’aggiornamento “più conversazionale” di Siri, inizialmente previsto con iOS 19 ma ora a rischio di slittare addirittura a iOS 20.
Alla fine dello scorso anno, Gurman aveva rivelato che Apple stava lavorando su un nuovo Siri basato su un modello linguistico avanzato (LLM), destinato a debuttare con iOS 19. Questa evoluzione avrebbe dovuto unificare le due architetture attualmente utilizzate per le richieste semplici e complesse, rendendo Siri più intelligente e capace di rispondere in modo più fluido.
Il piano iniziale prevedeva che il nuovo backend “LLM Siri” fosse affiancato da una modalità di conversazione più avanzata, simile a quella di ChatGPT. Tuttavia, secondo le ultime informazioni, questa funzionalità è in forte ritardo e non sarà presentata a giugno, come inizialmente previsto.
La situazione sembra ancora più critica all’interno del team AI di Apple. Secondo Gurman, alcuni dipendenti dell’azienda ritengono che un Siri veramente conversazionale non sarà pronto prima di iOS 20, previsto per il 2027.
Nel frattempo, i tre miglioramenti di Siri attesi con iOS 18 rimangono in programma per il rilascio con iOS 18.5, atteso a maggio.
Inoltre, i dati interni di Apple indicano che l’adozione di Apple Intelligence da parte degli utenti è estremamente bassa, il che suggerisce che le funzionalità attuali non stanno conquistando il pubblico come previsto.
Un’altra informazione rivelata da Gurman è che iOS 19 non apporterà cambiamenti significativi ad Apple Intelligence. Il motivo principale sarebbe il tempo necessario per rendere disponibili le funzionalità annunciate lo scorso anno.
“Tutto quello che ho sentito suggerisce che iOS 19 non includerà cambiamenti significativi per Apple Intelligence. Gran parte del tempo di sviluppo è ancora dedicato alla realizzazione delle funzionalità annunciate l’anno scorso, il che rende difficile concentrarsi su nuovi sviluppi per il prossimo sistema operativo”, ha dichiarato Gurman.
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